IL PERCORSO FATTO INSIEME ALL’UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO
Nell’ambito della borsa di dottorato di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) messa a disposizione dalla Fondazione Comitans, la ricercatrice Giulia Rocchi si occupa di un progetto di ricerca per promuovere un approccio integrato tra alimentazione e nutrizione nei primi mille giorni. Grazie all’approccio di sistema che caratterizza l’agire di Comitans, la ricercatrice è entrata in contatto con i partner della sfera del sociale.
“Le riunioni plenarie tenutesi con i diversi partner – ricorda Giulia – sono state fondamentali per iniziare a muovere i primi passi in questo ampio progetto sui primi 1000 giorni. Sono convinta che da questi incontri sia nata una bella rete di collaborazioni, scambi di conoscenze, opinioni e suggerimenti che hanno permesso di connettere le competenze di tutti noi partner ed affrontare insieme questa ambiziosa sfida sociale. È stato molto stimolante e arricchente conoscere e “intrecciare” tutte le nostre realtà operative per avviare percorsi di interesse e di crescita reciproca che hanno preso forma in attività progettuali che mirano ad affrontare la vastità delle problematiche sociali, logistiche e di supporto alimentare e nutrizionale verso le famiglie bisognose. Progettualità che poi sono state ideate, sviluppate, calibrate e concordate collettivamente, in base alle necessità e risorse disponibili e tenendo conto delle differenti realtà in cui operano ADRA, Fondazione Archè e Villaggio del Fanciullo di Morosolo e sono convinta che faremo tutti insieme un ottimo lavoro!”

Dove stiamo andando
Da un lato, questo dottorato in Scienze ed Ingegneria per l’Uomo e l’Ambiente prevede un approccio integrato di big data dei profili di microbiota pediatrici per svelare la complessa interazione tra allattamento, dieta e modulazione del microbiota intestinale e l’impatto dei determinanti pre e post-natali nell’evoluzione e modulazione del microbiota intestinale infantile nei primi mille giorni.
Dall’altro, nel Progetto Primi 1000 Giorni, si stanno sviluppando filoni di indagine complementari, per comparare le variazioni della composizione del microbiota intestinale tra una dieta convenzionale ed una dieta biologica all’interno di famiglie campione.
L’obiettivo è quello di promuovere il consumo di alimenti ad alto valore nutrizionale e promotori di salute, così come la diffusione di stili di vita salutari.
Pensando al futuro
“Beh, pensando al futuro non posso che augurarmi di poter continuare a crescere professionalmente e rimanere nel mondo della ricerca. Il dottorato di ricerca è un’esperienza importante e grazie ad esso ho la grandissima fortuna di potermi dedicare totalmente a questo stimolante progetto di ricerca e al progetto Primi Mille Giorni. Il mio obiettivo a lungo termine è di proporre come la nutrizione e la dieta alimentare costituiscano un “determinante di variabilità” ideale per intervenire con un basso rischio, in modo culturalmente e psicologicamente accettabile, sullo stato di salute di un individuo, specialmente la salute delle mamme e dei loro bambini. Investirò tutte le mie energie e competenze per fare un ottimo lavoro ed ottenere risultati scientifici che possano contribuire a generare consapevolezza e indurre un forte cambiamento nello stile di vita ed alimentare della popolazione generale.”

COSA FANNO IL SERVIZIO DI GASTROENTEROLOGIA FUNZIONALE E MICROBIOTA E L’UNITÀ DI RICERCA DI GASTROENTEROLOGIA DELL’UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO?
Svolgono progetti di ricerca di base e traslazionale attraverso analisi di biologia molecolare, lo studio della permeabilità intestinale mediante “Ussing chamber system” e lo studio elettrofisiologico della contrazione muscolare.
Portano avanti protocolli di ricerca di base e clinica, sia spontanei che sponsorizzati, per lo studio della patofisiologia e della clinica dei disturbi funzionali ed infiammatori intestinali, con un particolare focus sul ruolo del microbiota intestinale e dell’alimentazione.
QUALI SONO I SUOI PUNTI DI FORZA?
- Creare sinergia fra imprese, università (ricerca) e realtà ospedaliere, promuovendo la trasversalità dell’educazione alimentare e della prevenzione.
Sviluppare progetti di ricerca di alto livello scientifico sul ruolo della nutrizione e di attività informativo-educative che abbiano una ripercussione sociale forte, di valorizzazione del territorio e delle produzioni agroalimentari di qualità.