Perché sono cruciali i Primi Mille giorni di Vita?
Per intraprendere il percorso inedito e interdisciplinare del progetto Primi Mille Giorni Cecilia Bartolucci, presidente della Fondazione e ricercatrice del CNR, nel secondo podcast Cibo di Valore approfondisce il motivo per cui sono stati scelti le mamme e i bambini nei loro primi mille giorni di vita come beneficiari diretti del progetto. Ascoltalo qui.
Investire sui bambini di oggi significa investire sul futuro delle generazioni di domani.
E’ scientificamente noto che i primi mille giorni costituiscono quel periodo di vita in cui è maggiore il rendimento sull’investimento fatto, perché i bambini sani diventeranno adulti sani e avranno la prospettiva di una vita migliore, della quale siamo tutti responsabili.
I progressi di questi ultimi venti anni della ricerca scientifica offrono conoscenze e opportunità nuove, che ci consentono di agire con azioni coscienti che possono avere un impatto enorme sui primi mille giorni vita.
Nel podcast vengono spiegati i destinatari diretti e indiretti del progetto e Cecilia spiega come il cibo di valore non debba essere un cibo costoso, e non debba essere solo appannaggio di un’élite.
Cibo di qualità
Spesso i bambini vengono nutriti con cibo di scarso valore nutrizionale che provoca obesità e malnutrizione, non solo nelle zone povere.
Spesso, pensando di fare bene, si distribuisce cibo di scarsa qualità perché privo di nutrienti e troppo ricco di calorie.
Si crea una dicotomia secondo la quale viene offerto cibo per fare del bene, senza che ci si chieda quale sia la qualità del cibo che viene offerto.
Se le eccedenze con le quali vengono preparati i pacchi da donare contengono alimenti con scarso valore nutrizionale, significa che c’è qualcosa che non va nella produzione e nella distribuzione del cibo.
Una dieta equilibrata
La tematica della sostenibilità ambientale è imprescindibile.
Nei gruppi socialmente vulnerabili si crede che sia più sana un’alimentazione ricca di proteine animali, che sappiamo non essere sostenibile. Promuovendo la non sostenibilità del consumo eccessivo di alcuni alimenti, è fondamentale trovare e offrire alternative: ci si può nutrire diversamente riducendo il consumo di carne. Una dieta generalizzata adatta a tutti è impossibile, mentre è possibile promuovere in vari settori informazione e consapevolezza sull’importanza di maggiore equilibrio nella nutrizione.
Anziani, malati e bambini hanno necessità diverse, gli equilibri tuttavia sono fondamentali per ciascuna di queste categorie. Le persone, le diverse culture, la società che cambiano, sono il punto di partenza per questo cambiamento verso il cibo di valore e per uno sguardo verso il futuro.
Eppure scegliere per il meglio non è sempre possibile.
Non tutti possono scegliere se migliorare il proprio impatto sull’ambiente o se sfuggire dalle logiche che spesso ci spingono ad adottare un’alimentazione squilibrata.